ANSEL ADAMS
Canyon De Chelly National Monument, Arizona, 1947 ca.
Tree, Stump and Mist, Northern Cascades, Washington 1958
From Wawona Tunnel, Winter, Yosemite
Moon and Half Dome, Yosemite Valley, 1960
"Molti ritengono che le mie immagini rientrino nella categoria delle “foto realistiche”, mentre di fatto quanto offrono di reale risiede solo nella precisazione dell’immagine ottica; i loro valori sono invece decisamente “distaccati dalla realtà”. L’osservatore può accettarlo come realistico in quanto l’effetto visivo può essere plausibile, ma se fosse possibile metterli direttamente a confronto con i soggetti reali le differenze risulterebbero sorprendenti"
MASSIMO VITALI
La spiaggia è una sorta di microcosmo dove si concentra tutta l’umanità. È un luogo fantastico per osservare e documentare gli individui perché qui la gente è se stessa, non si atteggia e si mescola a persone di diversa estrazione”.
STEVE MCCURRY
Tibet, 2008
"It’s important for you to spend your time photographing things that matter to you. You need to understand the things that have meaning to you, and not what others think is important for you."
Tutti e tre i fotografi sopra elencati hanno dedicato parte del loro lavoro alla fotografia di paesaggio. I bianconeri di Ansel Adams mostrano tutta la potenza e la maestosità della natura, omettendo la figura umana dall'obiettivo. L'uomo, infatti, può solo essere un umile spettatore, dinnanzi a qualcosa di così misterioso, sacro, sublime. Le fotografie di Ansel Adams trasmettono una sensazione di angoscia mista a meraviglia, e catturano la magia e la grandezza del mondo.
Gli scatti di Massimo Vitali, a colori, ci rendono partecipi di momenti di collettività sociale. Le persone popolano la natura, e il fotografo è interessato a quest'ultima proprio quando è in relazione all'umanità, intesa come gruppo di individui in un determinato spazio e situazione. Lo sguardo del fotografo è rivolto alla banalità dei gesti quotidiani, dai quali è possibile riconoscere le differenze di ognuno.
Con Steve McCurry troviamo un'attenzione particolare al soggetto umano/animale, anche nelle fotografie paesaggistiche. Questi soggetti, però, non sono inseriti nella foto per un mero fine estetico. Essi interagiscono con la natura, le danno un senso, la vivono, la respirano. Sulle foto di Steve McCurry pende sempre una qualche misteriosa domanda esistenziale, che ci riguarda e di cui non abbiamo risposta. Ma ciò che importa non è la risposta, ma la poesia che si crea nel vederci parte di un mistero che solo un grande fotografo può mostrarci.